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UNA PRESENZA SOSPETTA

Rachel Victoria Cava

Caro lettore, la storia che ti sto per raccontare, è giunta alle mie orecchie una tarda notte di quest’estate. Mi trovavo in Puglia, in un villaggio turistico. Stavamo provando a fare after, e in preda al sonno, una mia amica, conosciuta qualche sera prima, decise di raccontarci una storia. Prima di tutto, però, vi illustro un attimo la scena. 

Eravamo seduti sul balcone della stanza di Erika e Alex, due fratelli che facevano parte del nostro gruppo. Gloria (la nostra narratrice) e Alex seduti davanti a me, ridevano di una cosa che avevano detto Erika e Denise, sedute alla mia destra. Io, in tutto questo, ero seduta, concentrata sulla conversazione che stavo avendo con Andrea, la mia avventura estiva, seduto sul braccio della mia poltroncina. 

Ad un certo punto, finita la ridarola partita per le scenate di Denise che si rotolava per terra, Gloria si alzò, e decise che per evitare di lasciarci addormentare, avremmo fatto un giro di racconti di esperienze paranormali. Le nostre schiene si drizzarono, tutti terribilmente interessati a quello che avremmo presto sentito. Così, Gloria cominciò a raccontare. 

“Ero con i miei amici, nel solito gazebo dove usciamo la sera a Cinisello, quando ad un certo punto arrivò una donna che sembrava avere una settantina di anni. Aveva sete, quindi chiese a me e alla mia amica se avessimo dell’acqua. Non avendola dietro, cercammo delle monetine.” e fin qua tutto normale, no? niente di particolare stava accadendo, quindi le nostre spalle si rilassarono, e i muscoli, tesi dall’ansia, si lasciarono andare. 

“ma Glo, ma che storia è?” commentò Denise, aggiungendo poi in tono sarcastico, “aaaaahhh aiutooo, una vecchia assetataaa, cosa faremo???” suscitando una risata in tutti noi. 

“aspettate, ora vi racconto”, e all’improvviso, calò il silenzio. E Gloria proseguì. 

“Mentre cercavo le mie amiche, chiedemmo alla donna cosa ci faceva da sola a quest’ora, a girare per il paese. Ci rispose che stava tornando da casa di suo figlio, che era appena venuto a mancare, giustificando però la sua morte dicendo che ormai era anziano . Le domandammo quanti anni avesse, siccome sembrava troppo giovane per avere un figlio così vecchio. Siete pronti per la parte inquietante?” ci domandò, prendendosi una pausa. I nostri occhi si concentrarono su quelli della nostra narratrice, che quasi bisbigliando ci disse il grande segreto: “aveva 67 anni. E il figlio? 82.” Rimanemmo tutti pietrificati, la mano di Andrea stringeva la mia così fortemente che sentivo una leggera pressione sulle ossa. 

La storia però, non ha ancora raggiunto la parte più spaventosa o paranormale, perché ciò che abbiamo sentito dopo, ci fece venire i brividi. C’erano 30 gradi anche alle 3 di notte, avevamo appena cantato l’omonima canzone di Anna, ma il racconto ci fece così tanta stranezza e disagio, che avevamo i peli delle braccia drizzati. 

Gloria ci raccontò che quando andarono a prendere l’acqua, lasciarono la signora al gazebo, ma quando tornarono, era scomparsa. 

Per questo, chiesero ai loro amici dove fosse andata la signora, che visto le età confusionarie, era stata presunta demenziale. 

Ed ecco a te, caro lettore, il grande momento. 

Non era mai, ripeto, MAI, stata lì. 

Nessuno l’aveva vista. 

Nessuno l’aveva sentita. 

Solo Gloria e la sua amica. 

Immaginazione? Visione? Anima vagante? 

A questo punto eravamo rimasti tutti traumatizzati, e nessuno ha dormito. La mattina dopo siamo andati in spiaggia senza aver riposato, abbiamo giocato a palla e a carte, abbiamo riso, nuotato e mangiato. Nonostante tutto però, la signora rimaneva nei nostri pensieri. 


Volete sapere il vero horror però? La sera dopo ho scoperto che Andrea era fidanzato. Top. 


Morale della storia? Mai fermarsi ad aiutare una vecchia assetata, e mai, e poi mai, credere ad un ragazzo conosciuto in vacanza. 


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