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C'ERA UNA VOLTA

Amani Nasreddin

C’era una volta

una casa

non fatta di quattro pareti

non fatta di un tetto.


Era fatta di persone

degli umani che più adoravo.

Era fatta di risate

che risuonavano in tutti i mondi e gli universi

e di perenni sorrisi.


Chiunque avrebbe potuto sentire 

e chiunque avrebbe potuto assaporare

l’amore

la passione 

la costante beatitudine.


Avrei fatto qualunque cosa

per un attimo di tempo in più nella mia casa.

Avrei venduto la mia anima all’entità più potente

Avrei sopportato le più profonde torture per perpetuità.

Avrei parlato soltanto in un tono amabile e soave con i miei più abominevoli nemici.


C’era una volta

una casa

fatta di pareti concrete

ed un tetto spoglio.


Straripava di persone

di umani che si pativano a vicenda

incastrati nelle loro bolle incantate.


Chiunque avrebbe potuto sentire

e chiunque avrebbe potuto assaporare 

la repressa agonia

i tormenti nei cuori di ognuno

la costante tensione.


In molti si chiesero:

Cosa era successo alla casa senza mura e senza tetto? 

La melodia delle risate era veramente scomparsa? 

O si era disciolta nell’aria? 

O magari faceva ormai parte dell’anima di ogni singolo essere umano sotto quel tetto? 


C’era una volta

un tempo in cui avevo desiderato con ogni millimetro del mio corpo

ritornare in quella casa

per ascoltare il canto dell’amore

per assaporare la dolcezza e il calore.


Eppure 

non mi considero nient’altro se non che propizio

poiché quanto sono fortunato 

ad avere qualcosa che rende dire addio così arduo.

-A.

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