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COMUNISMO E CEO

Francesco De Amici

Due sono gli spettri che si aggirano per il mondo ora: quello del comunismo e quello di Brian Thompson, ex CEO del gruppo di assicurazioni mediche “United Healthcare”.

A porre fine alla vita dell’imprenditore sarebbe stato l’Italo-Americano Luigi Mangione, il quale avrebbe intagliato le parole “Deny, Defend, Depose” sui bossoli dei proiettili utilizzati per uccidere Thompson, seguendo ciò che le medesime compagnie mediche fanno con le richieste dei contribuenti.

Questa uccisione ha avuto un impatto significativo sugli Usa in quanto si sta creando una vera e propria coscienza di classe e, per la prima volta in anni, la destra e la sinistra si stanno quasi coalizzando contro i super-ricchi, trasformando la guerra ideologica in una di classe, poiché i cittadini statunitensi si stanno rendendo conto sempre di più dell’ipocrisia della classe oligarchica.

Le figure più importanti dei ceti alti sono notevolmente nel panico, tanto che hanno arrestato una signora che, dopo aver avuto la sua richiesta di assistenza rifiutata, avrebbe detto, in un momento d’ira, le parole incise nei bossoli.

Il pubblico si è reso conto che il colpevole non sarebbe stato trovato, a meno che non sia stato incastrato Mangione, in così poco tempo se a morire fosse stata una persona qualsiasi e non un esponente delle cerchie ristrette dell’alta società.

Sperando, si potrebbe dire di star assistendo all’inizio di una rivoluzione economica negli Stati Uniti, che porterebbe un sistema incentrato sul popolo e sul suo benessere piuttosto che sull’accumulare beni e ricchezze a scapito dell’ambiente e del pubblico stesso che si sfrutta al fine di mantenere lo status quo; ne è una prova l’uso sempre più comune delle parole “Deny, Defend, Depose”, o variazioni della stessa, come slogan, che andrebbero a riprendere il motto “liberté, égalité, fraternité”, che tutti coloro che hanno una minima conoscenza storica riconosceranno come “divise” della rivoluzione francese, la serie di insurrezioni che portò all’abolizione dell’Ancien régime e cambiò il governo francese con conseguenze duranti fino ad oggi.

Nelle strade più interne di Manhattan, NYC, luogo dell’uccisione, sono stati appesi dei poster con le facce dei più grandi CEO del paese a stelle e strisce, compresa quella di Brian Thompson, come se fosse una lista di coloro che andranno incontro allo stesso destino del morto. Si potrebbe affermare che sta scoppiando una vera e propria guerra più che un disordine civile.

Il fatto che Thompson fosse CEO di United Healthcare ha fatto sì che i cittadini americani, ora, hanno cominciato a condividere le loro esperienze con il sistema medico privato statunitense, evidenziando un problema che dall’esterno era già ovvio.

L’ultima opinione è quella che le cifre di denaro oltre i 100 milioni annui, lo stipendio medio di un CEO,  sono impossibili da ottenere attraverso un lavoro onesto e, siccome si crede (giustamente) che gli stessi non migliorino per nulla le compagnie che dirigono, sono dunque incassate tramite l’oppressione dei lavoratori si dovrebbe non solo abolire il ruolo di CEO ma ridistribuire la lor fortuna nell’azienda per favorire i lavoratori con tutele ed aumenti per ridargli la dignità salariale persa dopo gli anni ‘90.

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