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DOLORES O’RIORDAN E LA MUSICA CHE RACCONTA LA VIOLENZA

Angelica Dionigi

In Irlanda, una band chiamata The-Cranberry-Saw-Us incontrò per la prima volta una timida ragazzina di nome Dolores, col compito di sostituire il loro ex cantante. Nonostante fosse minuta ed introversa, la sua voce così singolare non passò inosservata e venne accolta nel gruppo. Durante i primi concerti non riusciva a guardare negli occhi il pubblico e provava angoscia sul palco, ma appena un anno dopo pubblicarono il loro primo album, cambiando il nome del gruppo in The Cranberries. Riuscirono a farsi spazio in un territorio musicale dominato dagli U2 e il merito era principalmente di quella voce unica e dei suoi testi personali e profondi ispirati, purtroppo, dal suo passato. Ciò che gli altri non sapevano, infatti, era l’infanzia e il vissuto della ragazza: Dolores era nata in una famiglia profondamente cristiana nel 1971. Il padre, dopo un incidente, non ci stava più con la testa e la madre era sempre impegnata a mantenere la famiglia. in un clima familiare così assente fu, purtroppo, facile per un amico del padre abusare della ragazza dagli otto ai dodici anni senza farsi scoprire. Lei faceva fatica a parlare con le persone della sua sofferenza ma, finalmente, nel 1999 riuscì a sfogarsi nel profondissimo testo della canzone Fee Fi Fo: il titolo era preso dalla filastrocca dell’orco che va a caccia di bambini e lei usò questo paragone per esprimere la sua esperienza personale e in generale l’ingiustizia della violenza verso i bambini.

“How could you touch something so innocent and pure? Obscure. How could you get satisfaction From the body of a child? You're ville” 

Dolores era molto sensibile al tema e rimane inorridita quando il 20 marzo 1993 scopre che nel suo paese nativo ci fu una giornata di strage nella quale un’organizzazione militare, che si batte per l’indipendenza dell’Irlanda del nord. causa 56 feriti e la morte di 2 bambini. Da questa tragedia Dolores pubblica un capolavoro con lo scopo di denunciare la violenza: una canzone piena di rabbia, dove paragona gli artefici a degli “Zombie” 

“Another head hangs lowly, Child is slowly taken. And the violence caused such silence, we must be mistaken”

Zombie esce nel 1994 nell’album No need to argue ed è un enorme successo: viene premiata agli MTV Awards come migliore canzone e, anni dopo, supera il miliardo di visualizzazioni su YouTube. Nello stesso anno si sposa con il manager dei Duran Duran e più tardi lascia la band per dedicarsi ai suoi tre figli. Sembrava avesse finalmente raggiunto una stabilità, ma nel 2011 viene al corrente della morte del padre e al funerale rivede dopo anni il suo stupratore. Da quel momento, fu un continuo declino per la cantante: nel 2014 divorzia e in seguito le vengono tolti i figli per la diagnosi di un disturbo bipolare. Il 14 gennaio 2018 rivede la band per registrare una nuova versione di Zombie. Tutti la vedono serena e la sera fa un paio di chiamate alla madre e al produttore, ma quella notte Dolores voleva solo stare da sola e purtroppo, mentre aveva la mente occupata e annebbiata dalle dosi eccessive di alcol, venne a mancare. Quella notte, finisce la sua vita piena di dolori, ma Dolores O’Riordan resta, ancora oggi, un punto di riferimento per tutti i cantanti del mondo e stimata da tutti per il coraggio che ha avuto nel parlare delle violenze subite.

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