Eccoci qui… di nuovo. Una classe in più, un’estate alle spalle, le solite facce, i soliti problemi da studente. Si ricomincia.
Ancora si guarda a qualche settimana fa: le vacanze, le uscite con gli amici, le serate fino a mai, la non sveglia del mattino.
Si fa fatica a riprendere il ritmo, ma sa da fa’!
Nei corridoi scorrazzano un po’ di visi nuovi. Sono i primini: alcuni appaiono disorientati, altri, invece, già padroneggiano la scuola e sono particolarmente attivi su GossipTenca per stringere nuove conoscenze (e mi pare giusto!).
Non mi ricordavo più quanto fossero affollate le macchinette del caffè all’intervallo, pffff…
Ancora mancano le tende in molte classi. Ricominciano le circolari e le notifiche del registro elettronico, pronte a rammentarti che si è ripreso a pieno regime. Iniziano a sfilare le prime felpe personalizzate del Tenca, un successo di fine anno tutto dei rappresentanti d’Istituto!
Gli zaini pesanti, le lamentele per i compiti, le interrogazioni e verifiche che riattaccano, un’ansia contagiosa che riempie le classi… Ma che sbatti! Si stava così bene quest’estate…
E va be’… procediamo.
Dunque, se mi fermo e guardo un attimo indietro, devo confessare che l’ultimo anno scolastico, personalmente, mi è volato: in questo stesso periodo, lo scorso anno, sedevo timida in un’aula dell’istituto (a mia memoria, la vecchia 3D), partecipando alla prima riunione de “Il Crepuscolo” e con l’aspettativa di imbattermi in un’esperienza stimolante che potesse distogliere la mia attenzione dallo stress ansiogeno scolastico in cui mi ero immotivatamente cacciata, facendomi riemergere e riaccendendo la mia inclinazione per la scrittura.
Solo ora riesco a realizzare quante cose sono cambiate: nuove conoscenze, barriere abbattute, maggiore consapevolezza e timori svaniti. Ogni passo compiuto, ogni articolo scritto, ha contribuito nel mio percorso di crescita che mi ha insegnato ad abbracciare il cambiamento, trovando la mia voce.
Vi starete chiedendo: “Sì ok, ma adesso perché ‘sta qui scrive i fatti suoi proprio qua?” Beh, ci sta! E la risposta è semplice: voglio condividere che partecipare al progetto de “Il Crepuscolo” mi ha consentito di liberarmi, di esprimere me stessa senza censure e di immergermi in qualcosa di diverso dalla pura didattica scolastica con passione e dedizione, mettendo a fuoco obiettivi differenti. Dietro a questo foglio riempito di inchiostro con parole l’una vicina all’altra, non si possono percepire realmente le sfide emotive che ho affrontato, ma spero almeno che se ne potrà cogliere il frutto.
Questo perché “Il Crepuscolo” non è un semplice giornalino: è uno spazio aperto di condivisione, di espressione, di comunicazione. E’ la chiave per dare valore a ogni membro della nostra comunità scolastica senza discriminazione alcuna e, in modo particolare, far sentire la voce individuale. Ogni lavoro qui pubblicato, rappresenta un passo verso la costruzione di un sistema di relazioni che non ha come unico obiettivo l’informazione, ma vuole ispirare e provocare il confronto. Tutte circostanze che, se accolte con il giusto mood, diventano un’opportunità.
Nell’attuale conformismo digitale della GenZ, a volte ci si dimentica di chi, anche per semplice timidezza, si isola e tende a non esprimersi, inibendo inconsapevolmente la costruzione di relazioni sociali, segregandosi sempre più nei suoi pensieri.
Allora diciamo che quest’editoriale è dedicato a chi ha più bisogno di stringere relazioni sociali e per promuovere “Il Crepuscolo” come spazio di aggregazione nell’ambiente scolastico e non solo.
Concludendo, contrariamente a quanto si possa pensare, la mia vittoria non è stata diventare direttrice del giornalino, ma ritrovare me stessa attraverso questa esperienza e non nego che è stato molto appagante e consolidante il riconoscimento della nomina perché ha alimentato l’autostima delle mie capacità.
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