top of page

La musica: una forma di lotta contro il nazismo

Jess Piedra Quintero

Il Maestro - La Grande Storia (documentario)

“ La musica è vita, la musica è lotta “


“Il Maestro - La Grande Storia” è un documentario trasmesso per la prima volta su Rai 3 il 27 gennaio 2017, che racconta e testimonia in che modo la musica era presente nei campi di concentramento, grazie all’aiuto di Francesco Lotoro,  un pianista, compositore, direttore d'orchestra e ricercatore italiano, che da più di trent’anni raccoglie gli spartiti sparsi per il mondo che gli ebrei nei campi di concentramento hanno composto (trovati fino ad ora 4.000).

“ L’uomo può essere imprigionato, carcerato, perseguitato, torturato, deportato, trasferito, gasato ma non puoi togliere all’uomo la libertà di fare musica”

- Francesco Lotoro


Alexander Tamir (Vilnius, 2 aprile 1931 – Gerusalemme, 15 agosto 2019) è stato un pianista e compositore lituano, naturalizzato israeliano, di origini ebraiche, superstite dell'Olocausto. 

È stato deportato nel campo di Stutthof nel 1941.

All’età di 11 anni insieme a suo padre ha composto, nel Ghetto di Vilnius nel 1942, “Shtiler-Shtiler”, canzone scritta interamente in polacco. Suo padre scrisse il testo, lui scrisse la melodia.

Mandarono il risultato ad un concorso di composizione musicale e di seguito arrivò il risultato: diceva che le parole e la musica si sposavano perfettamente e che si sentiva che era stata scritta da musicisti di professione.


Jósef Kropiński  era un musicista di famiglia polacca cattolica, anche se era nato a Berlino nel 1913.

È stato deportato nel 1941 nel campo di Auschwitz in Polonia.

Era il più prolifico tra i compositori nei campi.

Primo violino nell’orchestra del campo, l’orchestra di Auschwitz guidata da Francizek Nieryclo.

Da quel momento ha iniziato a comporre i suoi primi pezzi musicali e in totale ne ha composti dieci.

Uno di questi è “Autunno D’Oro”, scritta da lui nel 1943.

Nello stesso anno, viene trasferito nel campo di Buchenwald in Germania.

L’unico posto dove ha potuto continuare a scrivere era il laboratorio di patologia e qui ha scritto più di cento opere.

 È incredibile come quest’uomo sia potuto andare tutte le notti in quel posto e scrivere con la consapevolezza che dall’altra parte della porta della stanza, c’erano montagne di cadaveri mutilati e utilizzati per esperimenti.

Un’altra delle sue opere è: “Senza Titolo” scritta da lui nel 1944.

Jósef è uscito dai campi nel 1945 riuscendo a salvare 117 partiture.

È morto a Breslau nel 1970, purtroppo non è vissuto abbastanza a lungo per avere la soddisfazione di sentire suonare la sua musica in Polonia.  

 

Aleksander Kulisiewicz deportato dal 1941 -1945 a Sachsenhausen.

Il figlio Krystof racconta che Aleksander cercava di portare conforto e un po’ di distrazione ai suoi compagni cantando per loro.

Conobbe poi un direttore di coro ebreo, Roseberry D’Arguto (1890-1943), morto ad Auschwitz, Birkenau.

Egli affidò ad Aleksander una missione: doveva cantare la canzone degli ebrei del coro, il famoso canto di morte degli ebrei “Juedischer Todessang”.


Aleksander si considerava un archivio ambulante: su richiesta degli ebrei del campo conservava le loro canzoni nella sua memoria, prima 10, poi 50 e in più componeva le sue canzoni.

Quando uscì dal campo dovette andare all’ospedale perché era malato di tubercolosi, chiese a un’infermiera di battere a macchina e lei batté ben 716 pagine di testi: erano canzoni e poesie.

Così cominciò a raccogliere poesie, canzoni, appunti, fotografie, disegni e registrava le canzoni.

Egli ha proseguito la sua missione come promesso suonando la musica degli ebrei di Sachsenhausen fino alla fine della sua vita.


I Rom e il loro Olocausto

Anche loro scrissero musiche e anche loro combatterono con la musica.

Il loro Olocausto cominciò nel 1939 con 30.000 deportati.

Nel 1942 poi tutti i Rom finirono nei campi di concentramento.

Solo nel 1979 la Germania riconobbe il loro Olocausto.

La loro musica viene tramandata oralmente, una di queste è: “Ragazza Rom”, composizione anonima nel 1944.


Jack Garfein, nato da una famiglia ebrea laica della Cecoslovacchia, dopo la guerra emigrò negli Stati Uniti.

Jack diventa regista e sposa l’attrice Carrol Baker, lui recita a teatro a Broadway.

È amico e confidente di James Lee e di Marilyn Monroe.

Tutta la sua famiglia viene deportata a Birkenau nel 1943 e solo lui riesce a sopravvivere alle camere a gas.

Verso la metà del 1944 i nazzisti riunirono 615 bambini per, secondo loro, fare uno scambio di prigionieri con gli Alleati.

Solo 612 bambini salirono sui carri mentre Jack faceva parte dei 3 bambini scartati dal gruppo.

Uscì dal campo nel 1945.


E infine una donna molto talentuosa, Wally Karvéno, nata a Berlino.

Dovette cambiare nome a causa dell’antisemitismo in Germania: infatti, il suo nome precedente era “Lauvental”.


Quando arrivò Hitler lei riuscì a fuggire a Parigi dove festeggiò i suoi diciotto anni. 

Wally chiese la nazionalità francese tre volte, 

dal 1933 al 1939, con un conseguente rifiuto tutte e tre le volte: parlava bene il francese e il tedesco 

ed era anche giovane e carina, ma cosa più 

importante lei era un’attrice. Secondo lei, l’attrice era un mestiere che, pur aprendo molte porte, aveva anche tutte le caratteristiche di una spia.

Così la rinchiusero dietro un recinto di filo spinato.

Lei racconta che sapere di essere internati, di essere sospettati pur essendo innocenti è terrificante.

Tutta la famiglia di suo padre è stata deportata, nessuno è tornato.

Il 15 luglio 2017 Wally Karvéno ci ha lasciati, purtroppo non è riuscita a sentire la sua canzone suonare nel Teatro Curci a Barletta.

Francesco Lotoro sperava di poterle dare la registrazione e lo spartito completo di una delle sue opere più famose: “Concertino”.


Le opere trovate da Francesco nel 2017 erano già più di 400, ma tuttavia un numero considerevole di queste “musiche dei campi” deve essere ancora scoperto.


1 visualizzazione0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

"MUSA" DI DENA

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page