È pesante, l’adolescenza, nascondersi dietro sorrisi tirati e battutine divertenti sembra sempre più semplice che mostrare le proprie debolezze, forse per paura di essere poi giudicati inadatti dalla società, una società che richiede la perfezione e il costante sorriso, che non consente debolezze e momenti no, ma alla fine sono proprio questi momenti a farci capire chi siamo davvero, al di là di qualunque canone siamo costretti a seguire.
Bisogna essere belli, con le ciglia perfette e i capelli ordinati, i denti bianchi, corpo tonico e asciutto, non si promuove più il lato umano delle persone, ma si calcola di più la bellezza esteriore perché è l’apparenza quella che conta. Ci modelliamo alla volontà degli altri dimenticandoci che ciò che dovrebbe importare di più è come viviamo con noi stessi, non si può piacere agli altri se prima non si ama la persona che si è e per questo dobbiamo continuare a migliorare o addirittura integrare dove manchiamo di qualcosa, ma non per gli altri, non per qualcuno che si aspetta la nostra perfezione, non per quelli che ci hanno sempre richiesto all’altezza delle loro aspettative.
La pubblicità, le riviste di moda, i social, la televisione italiana, tutti loro hanno contribuito a diffondere idee che si insinuano nella mente dei ragazzi, idee che portano a sentirsi inferiori perchè non simili all’immagine proiettata nella mente, quella stupida immagine in cui tutto è perfetto e suona di un armonia ordinata ed eufonica, un’immagine irraggiungibile dall’uomo che essendo umano presenta imperfezioni. Eppure sono proprio queste le cose su cui basiamo la nostra idea di bellezza e anche senza volerlo, cerchiamo sempre di inseguire quei modelli che non potrebbero essere più lontani da noi di così, ma un ragazzo in piena crescita non ha ancora sviluppato la capacità di intendere il vero dal falso e incanala ciò che vede come oggetto da seguire, finendo per considerarsi inadatto e diventando il nemico di se stesso. Da qui nascono tutte le paure e le ansie di piacere agli altri, alla società che però troverà sempre quel capello fuori posto e non ci penserà due volte a deridere le nostre imperfezioni.
L’adolescenza è pertanto il periodo più vulnerabile di un ragazzo, ma anche il più importante in quanto ti fa conoscere te stesso e da esso dipende il proprio imparare ad amarsi, per questo è necessario prediligere i propri desideri, sentimenti, aspirazioni e senza preoccuparsi di andare controcorrente, per non sentirsi più marionette ma il burattinaio artefice di se stesso.
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