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NOI SIAMO TAS!

A quattro mani

Ciao lettori! Ecco a voi l'intervista alla lista d'istituto TAS in occasione delle elezioni di lunedì! Speriamo che con queste interviste possiamo chiarire qualche dubbio e farvi conoscere meglio i prossimi rappresentanti d'istituto. Qui sul sito troverete anche l'intervista al K.A.T. Un ringraziamento speciale a Mirea Longu e Francesco De Amici per l'incredibile intervista. 


Chi siete e di che lista fate parte?

Siamo Rebecca Gensabella di 3A, Davide Morelli di 3A, Damiano Patricelli 3A, Rachel Cava di 3N e Marco Pugliese di 5O.

Noi siamo il TAS che significa “Tenca agli Studenti”. Forza TAS!

All’interno della vostra lista, che cosa vi accomuna e che cosa vi ha spinto a creare questa lista insieme?

Tutto è iniziato lo scorso anno scolastico: alcuni di noi si conoscevano sin dalle scuole medie e avevano già collaborato con le scorse liste. Così un giorno, presi dall’entusiasmo e dalla voglia di collaborare per risolvere i problemi della scuola, abbiamo pensato di creare una lista nuova, considerando anche il fatto che nessuno si era candidato. In un primo momento, non eravamo un gruppo vero e proprio, ma ognuno di noi contribuiva individualmente su diversi progetti. Poi, ci siamo conosciuti meglio e abbiamo visto che c’era sintonia sulle diverse problematiche da risolvere.

Quest’anno è cambiata la configurazione dei candidati e siamo in cinque, accomunati dalla volontà di partecipare attivamente per migliorare la nostra scuola. Il fatto che ci fosse una comune armonia di pensiero e modalità di lavoro, è stato un reale collante per il gruppo. Come espresso durante la presentazione in aula magna, siamo tutti orientati a realizzare progetti che possano coinvolgere il maggior numero di studenti e sviluppare una scuola che possa essere più in linea anche con le esigenze di noi studenti.

Quali sono i tre aggettivi che usereste per descrivere la vostra lista?

Collaborativi, perché attraverso il dialogo e il confronto con gli altri si possono guardare le cose sotto diverse prospettive e concretizzarle in nuovi progetti.

Perseveranti, perché abbiamo tutta l’intenzione di conseguire gli obiettivi prefissati, impiegando il massimo delle energie.

Volenterosi, perché è innegabile che l’impegno è grande e senza la buona volontà non si va da nessuna parte.

Quali sono, a grandi linee, i vostri obiettivi?

Il nostro obiettivo principale è quello di creare un dialogo tra studenti e tra studenti e docenti: incoraggiare la comunicazione è fondamentale per ottimizzare la comprensione reciproca e la conseguente collaborazione per risolvere questioni concrete, in particolare il confronto costruttivo tra docente/studente non può che migliorare il rapporto e creare un clima più sereno e partecipativo all’interno della scuola. 

Altri obiettivi sono il senso di appartenenza, noi studenti siamo il Tenca e dobbiamo sentirci parte di questa scuola, e l'inclusività, per sentirci parte della scuola, bisogna sentirsi inclusi.

Com’è il Tenca che vorreste?

Il Tenca che vorremmo è con gli studenti che maturino un senso di appartenenza e inclusività: la scuola è, di fatto, una comunità e quindi è importante che tutti gli studenti si sentano parte attiva e che ci sia la predisposizione alla condivisione e questo implica migliorare le relazioni ed essere più inclusivi. La coesione porta poi a maggior partecipazione.

Quali sono i punti deboli e i vostri punti di forza della Scuola?

I punti di debolezza della scuola, oltre alla struttura trascurata dell’edificio, che - vabbè - lo sappiamo e ne abbiamo già parlato, è una cattiva manutenzione: per esempio, la mancanza di tende in molte aule, la campanella che non funziona e altre cose di questo tipo. A questo si aggiunge la carenza di comunicazione: si percepisce un costante senso di disorganizzazione proprio perché manca una connessione fluida tra studenti/insegnanti/segreteria-dirigenza.

Come punti di forza, dovremmo considerare che abitiamo in un edificio storico importante, in una posizione centrale di Milano che potrebbe essere valorizzato: anni fa, è stato realizzato un progetto con un reportage fotografico che raccontava il palazzo del Tenca. Sarebbe bello riproporre un nuovo progetto con questa tendenza di valorizzazione.

Parallelamente, altri punti di forza sono tutte le idee e iniziative che si spendono all’interno del Tenca e gli studenti che hanno voglia di mettersi in gioco, di partecipare per migliorare la scuola.

Parlando dell’anno scolastico scorso cosa è andato bene e cosa invece è andato storto e si può migliorare?

La cogestione è andata sicuramente bene ed è stata molto partecipata. Si sono riusciti anche a risolvere gli imprevisti come la pioggia durante un’attività esterna e a  governare la situazione con grande collaborazione tra gli studenti, nonostante il dissenso di alcuni docenti.

Tra le cose positive c’è stata anche la ripresa dei progetti pomeridiani, talvolta proposti proprio dai professori. 

Puntiamo a rafforzare la cogestione e l’organizzazione, incentivando l’interazione di tutti nel Tenca.

Sicuramente si può perfezionare la tempestività: attraverso la compartecipazione di tutti, si individuano più facilmente gli interessi degli studenti e si organizzano più attività. Ci sono delle cose che richiedono tempo per la pianificazione, ma coinvolgendo il maggior numero di persone, sicuramente diminuiscono i tempi di realizzazione. Quindi, allargando i gruppi di lavoro, si possono organizzare i progetti  in meno tempo e, di conseguenza, se ne possono fare di più rispetto all’anno scorso. Siamo fiduciosi.

Di quali progetti andate più fieri e quale di questi, secondo voi, può fare la differenza per attrarre più voti?

Certamente la cogestione è un punto chiave: quest’anno il nostro programma prevede di estenderla ad almeno una giornata in più. Inoltre, tra le proposte, abbiamo inserito il riconoscimento del credito formativo per gli studenti del triennio che terranno un corso di un minimo di ore che è ancora da definire.

Un altro progetto, secondo noi, stimolante è quello del “Tenca’s got talent”, perché la nostra scuola è piena di talenti e l’idea di dare un’opportunità per esprimerlo ci sembra il minimo. Al momento abbiamo pensato ad una giornata dedicata, ma andrà verificata la disponibilità degli studenti.

Un’altra novità è la pagella dei professori. Questo progetto non è pensato per dar sfogo alle frustrazioni degli studenti, ma è un modo indiretto per confrontarsi: i professori possono rendersi conto dei loro difetti e dei loro pregi e, se lo leggono in chiave positiva, è un modo per migliorarsi e migliorare la relazione con gli studenti.

Possiamo dire che siamo fieri anche del lavoro che stiamo facendo per il merchandising. 

Se il progetto va nella direzione che abbiamo concordato con la Prof.ssa Canu, una mostra di disegni ci sarà e di questo siamo orgogliosi.

Cosa vi rende diversi dall’altra lista?

Molte proposte sono simili. Però ci sono delle effettive differenze come, per esempio, il merchandising. Noi vogliamo renderlo un progetto ufficiale della scuola e infatti stiamo già lavorando con la Prof.ssa Canu, la referente dell’iniziativa. Organizzeremo un contest per decidere un disegno da stampare sopra la maglietta e questo disegno avrà un tema annuale che però differisce dal logo, perché il logo ufficiale del Tenca già esiste e non si può modificare perché coperto da copyright. 

Per quanto riguarda la cogestione quello che ci differenzia è che abbiamo proposto il credito formativo per gli studenti del triennio che tengono un corso. E poi appunto il “Tenca’s got Talent” che è un talent show e quindi si offre un’occasione a chi vorrà esibirsi e mostrare le proprie passioni. 

Tra le attività extrascolastiche, invece, c’è la serata tra band. La nostra scuola, oltre ad avere anche l’indirizzo musicale, è piena di studenti che fanno già parte di band e sarebbe bello farle conoscere tra di loro e  farci conoscere la loro musica.

Ovviamente, per realizzare questi progetti abbiamo bisogno del sostegno e supporto di tutti perché noi fungiamo solo da rappresentanza. Noi abbiamo fiducia e contiamo sulla cooperazione di tutte le persone che popolano la scuola.

Cosa vi aspettate da queste elezioni?

Noi ci aspettiamo di vincere, anche se siamo in cinque e non tutti verranno eletti. Nonostante ciò, ci impegneremo a portare avanti i nostri obiettivi. Siamo pieni di entusiasmo e siamo fieri del nostro lavoro fino a qui. Quello che possiamo promettere è che, in ogni caso, qualsiasi sia l’esito delle elezioni, ci impegneremo a dialogare con l’altra lista a prescindere dal risultato. Il nome della lista non può essere interpretato come una linea di confine e sarà fondamentale riuscire a lavorare tutti insieme: non pensiamo alla lista come una barriera che possa ostacolare il raggiungimento dell’obiettivo!

Dal nostro account Instagram è arrivata una domanda sul ballo di fine anno per le classi quinte. Cosa ne pensate? E, soprattutto, è possibile organizzarlo?

Sarebbe di sicuro molto bello poterlo realizzare per consentire agli studenti che terminano questo ciclo di studi di salutarsi anche se… la realtà è molto più complicata sotto diversi punti di vista. Sicuramente, è più fattibile organizzare una festa in una struttura esterna alla scuola. Ciò detto, se il desiderio della maggioranza dei maturandi è quello di un ballo scolastico, si può provare a proporre.

Quindi invitiamo tutti i/le ragazz* del quinto anno ad esprimersi e a dare suggerimenti scrivendoci sulla pagina Instagram del TAS .

Avete proposto di fare le pagelle ai professori. Ma come funzionano? Avete preso in considerazione l’impatto di queste pagelle pubblicate sul sito della scuola? 

Queste pagelle saranno gestite attraverso dei Google Forms con cui gli studenti valuteranno in modo anonimo i professori dei loro consigli di classe attraverso delle domande.

I risultati verranno poi riportati sul sito della scuola e saranno pubblici. L’obiettivo, come spiegato prima, è sensibilizzare i professori sulla percezione che abbiamo noi studenti e spingersi oltre per migliorare il loro ruolo e la loro didattica. Ovviamente, stiamo parlando di critiche costruttive. L'iniziativa, per quanto possa sembrare audace, rende il Tenca all’avanguardia: studenti molto attivi e indulgenza da parte dei vertici nell’accettare proposte innovative su iniziativa propria degli studenti.  Una connotazione per l’istituto più favorevole rispetto alle libere recensioni di Google.

Avete già in mente di che cosa tratteranno le prossime assemblee di istituto?

Sì, abbiamo già delle proposte sui temi da affrontare, seppur sarebbe più che ben accetta qualche indicazione concreta di argomenti da parte degli studenti.

Al momento, ciò a cui stiamo lavorando è frutto di condivisione con alcuni studenti. I temi proposti sono molto sentiti e siamo proprio noi (rappresentanti degli studenti) che facciamo da mediatori. Una assemblea riguarda i disturbi del comportamento alimentare, visto che hanno un’incidenza importante soprattutto nell’adolescenza ed è essenziale essere adeguatamente informati per affrontarla direttamente o indirettamente. Quindi siamo nell’ambito della salute psicofisica e, sempre in quest’ambito si possono individuare associazioni disposte a fornire informazioni sulla salute, sull’igiene, sulla sessualità e sul benessere in generale.

Altro tema è quello geopolitico con le situazioni di attualità: anche in questo caso occorre identificare uno o più esperti disposti a spiegare oggettivamente come si arriva a determinate situazioni ed aprire un dibattito con gli studenti che possono esprimere il loro libero pensiero.

Per entrambe le proposte ci stiamo già muovendo per poterle realizzare, ma è bene sapere che l’organizzazione delle assemblee è un po’ articolata: oltre a dover reperire validi esperti esterni, occorre il consenso della scuola e si dispone di un numero massimo di ore da poter dedicare. Va quindi ben pianificata sia in termini di argomenti che di interventi e di tempo.

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