Ero solo una bambina
quando mia madre mi porto’ sotto un albero di fichi
“Questo”
mi disse
“è un albero di fichi.
E la bellezza di questa pianta sta nel modo in cui cresce e cresce;
e da ogni ramo ne cresceranno altri ancora
finché il ramo più piccolo si formerà
Ed infiniti dei più incantevoli fichi cresceranno da essi
Così incantevoli,
che l’uomo non potrebbe mai sceglierne uno solo.”
Eppure
io ero solo una bambina
e le parole di mia madre risuonavano come musica insignificante nella mia testa.
Divenni sempre più grande
e man mano che crescevo
la mia mente tornava sempre sulla stessa domanda:
“Cosa vuoi fare ora nella vita?”
E io credevo di sapere la risposta
volevo essere un avvocato
e ancora prima una giornalista
e una biologa marina
e una scrittrice
e un’astronauta
e una musicista
e una miriade di altre cose
Cosa volevo fare?
Qual era il mio destino?
I miei sogni contavano veramente?
O alla fine ciò che contava veramente era che prendessi una decisione sola?
Che scegliessi un solo fico dall’albero e che lasciassi gli altri a marcire?
Ponderavo continuamente la risposta a quella domanda infuriante
e mentre sentivo i confini della mia libertà farsi sempre più piccoli
capii finalmente ciò che mia madre cercò di dirmi quel giorno
Capii che la bellezza della vita
stava nella maniera in cui si espandeva in miliardi di rami
Rami,
dai quali sarebbero cresciuti inesauribili fichi
Noi siamo membri della razza umana
pensai
E in quanto membri della razza umana
ci sono stati donati la mente e il talento e la passione per scegliere i fichi che più desideriamo.
Ma la parte più esasperante di tutto ciò
era che non tutti i fichi potevano essere raccolti
e che quindi
nonostante la vita offrisse tutto ciò che potremmo desiderare
tutto non era possibile da raggiungere.
“Ma andrà tutto bene”
mi dissi
“e se non andrà tutto bene
allora non sarà la fine
poiché dei fichi sono sempre destinati a crescere,
no?”
-A.
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