top of page

UN UOMO, UN SISTEMA OPERATIVO: LINUX

Giacomo Carlo Pedone

Salve a tutti, io sono GCP e bentornati o benvenuti nella rubrica di scienza e tecnologia. La scorsa volta abbiamo esplorato il funzionamento di uno dei maggiori pilastri dell’ informatica, e abbiamo fatto un gigantesco salto nel passato: eravamo nel 1940 e osservavamo la macchina di Turing. Un primo timido computer. Facciamo un bel salto in avanti nella storia dell'informatica. Siamo nel 1992 e il giovane studente di informatica Linus Torvalds rilascia la prima versione di un suo progetto secondario: un kernel che andasse a sostituire quello fornito dall’ università, usato da lui e i suoi compagni di corso per programmare. Viene rilasciato Linux. Un kernel destinato a diventare leggenda.

Cos’è un kernel e perché è difficile programmarlo?

Alcuni di voi saranno sicuramente confusi. Che diavolo è un kernel? Cosa c'entra con il sistema operativo? Partiamo dalle basi e cerchiamo di chiarire in poco. Il sistema operativo è a tutti gli effetti un insieme di istruzioni che serve a mettere insieme le elaborazioni dei vari componenti del PC.

Mette insieme le informazioni e ci dà un risultato sensato. Attenzione: il sistema operativo mette solo insieme le varie operazioni, non ci dà l' interfaccia grafica. Quella dipende dalla graphical user interface (GUI), un altro tipo di istruzioni. Il kernel non è altro che il cuore del sistema operativo, ed è proprio la parte del sistema che mette insieme tutto: in particolare concilia anche gli input dalle varie periferiche con l’output. Avere un buon kernel, e quindi un buon sistema operativo, significa avere una macchina efficiente nell’ eseguire complessivamente i processi. Proprio questo era lo scopo di Linus: rendere le macchine della sua università più veloci ed efficienti con un nuovo kernel.

Il kernel, per la sua determinante funzione nella computazione della macchina, è molto complesso da programmare e da costruire. Un piccolo errore nella programmazione del kernel può costare al pc cali di performance o addirittura, se l'errore è particolarmente grave, anche un'intera corruzione del sistema o il sovraccarico o rottura di un componente. Proprio per questo esistono figure professionali come il software engineer.

Linus Torvalds: rivoluzionario senza volerlo

Avendo tra le mani questo kernel molto prestante, decise di condividerlo con i suoi compagni di corso per ricevere dei feedback e di suggerirgli eventuali modifiche. Il codice sorgente (codice originale) si diffuse velocemente e vennero create molte versioni e miglioramenti. Fu proprio questo che originò il nome Linux, ancora oggi nome del sistema operativo. La cosa speciale del progetto creato da Linus, che ancora oggi permane e ne è un pilastro portante, è il fatto di essere totalmente open source. Chiunque poteva e può modificarlo secondo le proprie esigenze, e addirittura renderlo più prestante. C’era ancora un problema però: linux era solo un kernel e mancava ancora la base d'appoggio: tutto il resto del codice che avrebbe completato il sistema. Linus trovò quello che cercava nel codice di GNU, un altro progetto indipendente che era perfetto per fondersi con linux e creare un sistema operativo fatto e finito. Una base completamente modificabile: quello che linux è oggi e quello che lo rende il più versatile e molto usato.

Cosa può fare Linux? Ne esiste solo uno? E perché viene usato tantissimo?

Come abbiamo visto esistono infinite versioni di Linux (in realtà si chiamerebbe GNU/Linux), che è solo il mattoncino base da cui ci si può costruire il proprio sistema operativo. Negli anni utenti ma anche grandi imprese, hanno creato versioni diverse per esigenze diverse. Così nasce il sistema delle distribuzioni di Linux. Le distribuzioni non sono altro che le varianti del sistema operativo che vengono aggiornate regolarmente e che hanno una larga utenza. Le distribuzioni di Linux sono ottimizzate per professionisti (o nerd) che hanno bisogno di più stabilità ed efficienza, ma soprattutto di tool più avanzati di quelli offerti da MacOS e Windows. Ogni distribuzione ha la sua specialità, l’esempio più lampante è Kali: una distribuzione di Linux su cui sono già programmati tool specifici gli hacker (o esperti di cyber security, dipende da che punto di vista lo guardate). Oppure abbiamo Debian (che io stesso adopero!): un ambiente di lavoro ottimizzato per i programmatori e i creatori di web app (rientro nella prima categoria). Pur essendo molto utile e davvero funzionale, Linux all’ apparenza non sembra avere tutta questa popolarità, e se vi dicessi che in realtà ne usufruite (in modo massivo) ogni giorno e non lo sapete neanche? La maggior parte dei server del mondo, per garantire stabilità ai client (noi internauti), usa LinuxOs. Le pagine web che si caricano sui nostri schemi del PC o del telefono passano prima per il simpatico pinguino di Linux (mi riferisco alla mascotte del sistema operativo). Gli utenti android saranno sorpresi di sapere che ogni volta che accedono il proprio telefono, stanno usando una versione “mobile” di linux (in informatica si dice che android è Linux based) Ultimo colpo di scena… per avere un ultimo esempio di Linux, alzate leggermente la testa e guardate la nuova LIM Avete davanti un esempio di dispositivo che funziona grazie a Linux!

20 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Commentaires

Noté 0 étoile sur 5.
Pas encore de note

Ajouter une note
bottom of page