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Allarme violenza!

Sofia Bartolini

Ormai è risaputo come in Italia, secondo i dati ISTAT, quasi un terzo delle donne dai 16 ai 70 anni ha subito nell’arco della sua vita almeno una qualche forma di violenza fisica, delle quali il 5% è stata abusata sessualmente.

Inoltre non bisogna dimenticare le vittime di violenza psicologica ed economica, forme di abuso spesso meno evidenti ma non meno importanti, le quali, al pari degli abusi fisici, possono avere terribili conseguenze sulle donne colpite e sulle persone a loro vicine.

Per cercar di evitare e prevenire tali episodi, negli ultimi tempi sono stati individuati vari segnali di allarme (le cosiddette red flags), cioè dei comportamenti che inizialmente possono apparire innocui, me se ripetuti sistematicamente potrebbero sfociare in forme di violenza verbale e fisica.

Tali comportamenti vengono attuati maggiormente dagli uomini sulle donne, ma ciò non esclude episodi in cui si può verificare il contrario.

Per esempio alcuni di questi segnali, forse i più evidenti, sono per l’appunto comportamenti maneschi o un linguaggio fortemente volgare, entrambi indicatori di eccessiva impulsività, ai quali si aggiungono spesso minacce.

Altra caratteristica molto comune in un partner abusante è la gelosia, fenomeno che lo porta  a un costante desiderio di controllo sulla vita dell’altro. 

Il controllo morboso delle relazioni e spesso anche la violazione della privacy della vittima portano quest’ultima all’isolamento, poiché ormai per paura di reazioni aggressive del partner decide di allontanarsi dai suoi affetti e rifiutare le varie occasioni sociali, così da non "disobbedire" al suo volere e mantenerlo sereno (cosa praticamente impossibile, poiché un compagno geloso spesso è anche ossessivamente paranoico).

Altro comune segnale di allarme è la noncuranza della salute (fisica e mentale) del partner, accompagnata solitamente dalla mancanza di dimostrazioni di affetto, se non addirittura denigrazioni e insulti.

Tali comportamenti, segnali inoltre di un disturbo narcisista, ovviamente sviliscono e abbassano l’autostima di quest’ultimo, tanto da portarlo a pensare che il compagno abusante abbia ragione, e spesso la vittima stessa inizia a trascurarsi e sviluppare sintomi di ansia e depressione.

Infine un altro comportamento che può successivamente portare a una violenza più grave è il ghosting, ovvero le situazioni in cui il partner abusante scompare e ignora i tentativi di contatto dell’altro, per poi riapparire come se non fosse successo nulla di insolito o dannoso per la vittima.

Purtroppo però questi segnali non sono spesso riconoscibili, ciò si verifica a causa del processo di gaslighting, che porta la vittima alla dissonanza cognitiva.

Il gaslighting è un processo in cui l’abusante porta l’altro partner a una gran confusione nel riconoscere di essere soggetto a violenza, e perciò quest’ultimo è portato a ignorare o  sminuire gli abusi che sta subendo. Ciò avviene a causa di continui comportamenti contraddittori, manipolatori e accusatori dell’abusante, che passa dal dimostrarsi il partner ideale ad ignorare e disprezzare il compagno.

Nonostante questo processo però è importante riflettere se la relazione sta dando benessere e se è effettivamente sana, e in caso contrario è importante segnalare ai propri cari se si nota qualche comportamento disfunzionale nel proprio partner e cercare in loro appoggio e la forza necessaria per allontanarlo.

In questi casi la psicoterapia può essere sicuramente una grande risorsa, poiché, come scritto prima, spesso la vittima di violenza oltre a un conflitto esterno con il proprio compagno ne vive uno interno, nel quale non riesce a distinguere i propri sentimenti, nonostante le violenze possano essere evidenti.

Quindi, se avete riconosciuto nel vostro partner uno o più dei comportamenti citati sopra, ora che avete letto questo articolo sapete che non sono semplicemente la gelosia, l’insicurezza o tratti caratteriali che li causano, ma possono avere origini molto più profonde come traumi passati, fattori ambientali o veri e propri disturbi comportamentali, e soprattutto sono atteggiamenti che possono evolversi e diventare ancora più nocivi.

Perciò, prima che sia troppo tardi e che subiate voi stessi gravi danni alla vostra salute, cercate di iniziare ad allontanarvi e cercare un supporto in degli esperti e soprattutto in chi sa dimostrarvi il proprio affetto correttamente.



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