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Il destino dell’Ucraina e della Russia

Federico Caminiti

In questo articolo vi parlerò dell’Ucraina, della Russia e di come il mondo vede la controversa figura di Putin, dei due eserciti coinvolti, della nuova mobilitazione ucraina e di possibili scenari.

Ma prima di tutto, diamo un occhio al fronte militare in Ucraina: la famosa controffensiva estiva da parte degli Ucraini è stata un fallimento totale, soprattutto in termini di risorse e di vite umane. Ci sono video di soldati che, stanchi di non ricevere nessun aiuto dal governo, lasciano il campo di battaglia; l’umore dei soldati e le loro speranze di una soluzione positiva del conflitto si abbassano giorno dopo giorno. “La ragione dietro l'umore cupo dei soldati ucraini è che non solo capiscono che nulla è andato come speravano quest'anno, ma sentono anche che il 'gioco' russo sta migliorando", dice l'ex generale dell'esercito britannico Richard Barrons.

Inoltre, diverse fonti hanno confermato che la Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, starebbe lavorando ad un disegno di legge per mobilizzare un altro mezzo milione di soldati da mandare al fronte. Ora, i pochi cittadini che erano rimasti in Ucraina stanno cercando di andarsene prima che sia troppo tardi, ma l’Ucraina cerca di mettere il bastone fra le ruote a tutti i “disertori”. Infatti, lo stesso disegno di legge prevede che anche gli ucraini all’estero che vengono identificati e che sono sulla lista della mobilitazione, debbano andare al fronte, non andare sarebbe commettere un reato: questo è ciò che è stato riportato dal deputato ucraino Vadim Ivchenko durante un’intervista. Oltre a ciò, numerosissimi posti di blocco stanno comparendo lungo tutti i confini occidentali in Ucraina, per cercare di mobilizzare tutti i presenti su questa lista, che verrà ampliata attraverso questo disegno di legge.

Sul fronte ucraino si stimano quasi 100mila morti e su quello russo più di 130mila. Il vero problema per l’Ucraina è che i soldati, come già spiegato, sono stanchi e demotivati, i soldati russi invece sono agguerriti e spesso e volentieri sono mercenari e soldati esperti. Tutti questi numeri non saranno mai certi poiché, come risaputo, l’informazione russa e ucraina sono tutt’altro che libere ed entrambe le nazioni hanno bisogno di mostrare agli altri Paesi poche perdite: l’Ucraina per tenere alto l’interesse europeo e americano nei suoi confronti e la Russia per dimostrare la sua potenza e determinazione non solo agli americani, che ne sono ben consapevoli, ma anche ai suoi alleati, in particolare il blocco dei B.R.I.C.S.  Oltre ad avere uno degli eserciti più potenti al mondo, la Russia, ha recentemente stretto una nuova partnership strategica con Pechino e ha da poco ampliato l’arsenale del proprio esercito con armi ricevute dall’Iran e dalla Corea del Nord formando un “nuovo asse del male” denominato CRINK (Cina, Russia, Iran e North Korea). Il fatto che Paesi che per noi contano poco, ma sono tra i più popolosi al mondo (ricordo che l’India “sta dalla parte” della Russia e fa parte dei B.R.I.C.S) supportino e armino la Russia significa che in realtà la maggioranza del pianeta non vede Putin come uno spietato dittatore con manie di grandezza e nostalgico dell’URSS, ma bensì come uno stratega, come un uomo con cui stringere affari e il leader di una grande nazione con cui avere rapporti commerciali. 

Un'altra questione molto importante legata all’Ucraina è quella sui finanziamenti europei destinati alla difesa del paese aggredito: il veto di Orbán ha impedito il piano di aiuti europeo da 50 miliardi di euro destinato a Kiev e l’ingresso nell’unione europea del Paese stesso. Il Presidente ungherese Orbán, notoriamente filorusso, ha due intenti: il primo è usare il potere di veto per ricattare l’Europa e ottenere alcuni fondi del PNRR bloccati (bloccati in seguito ad una deriva antidemocratica del Paese, tuttavia, ha portato a termine il suo obiettivo anche se non del tutto). Il secondo è mantenere buoni rapporti con Mosca (è riuscito anche in questo, infatti, la Russia ha immediatamente fatto un applauso a Orban).

Una volta ottenuta una parte dei fondi del PNRR Orban ha rimosso il veto sul via libera ai negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Ue; tuttavia, lo ha mantenuto per quanto riguarda il piano economico di aiuti da 50 miliardi. Ursula Von der Leyen e gli altri Paesi membri, ostinati a inviare aiuti ad un paese spacciato e guerrafondaio hanno deciso di tentare di aggirare il veto di Orban organizzando a fine gennaio 2024 una conferenza a 26, anziché 27, Paesi, ma senza specificare come. Che dire, vedremo cosa succederà…

Come in tutte le questioni, penso sia sbagliato prendere una posizione netta e schierarsi a destra o a sinistra come in una partita di calcio. Io sono dell’idea che l’Ucraina non entrerà mai né nell’Unione Europea né nella NATO. Nell’Ue non entrerà per il semplice fatto che è un paese tutto tranne che democratico, da anni divorato da una pericolosa deriva neonazista e ultranazionalista che viene mascherata come filo-Ue (si veda Euromajdan), colpevole di crimini di guerra in Donbass e potrei andare avanti. Nella NATO non entrerà mai perché farla entrare sarebbe quasi come dichiarare guerra alla Russia e quindi conto sul fatto che i membri NATO non si lascino persuadere dalle pretese degli USA.

Infine, la mia previsione sulla conclusione di questa guerra è molto semplice, non ci sono molte opzioni:

  1. L’Ucraina si arrende e cede i territori persi alla Russia e accetta le condizioni della Russia.

  2. L’Ucraina continua a combattere dichiarando di non arrendersi continuando a mandare al macello i propri figli fino a quando non ci sarà più nessuno a combattere (la capacità Russa rispetto a quella Ucraina è incomparabile).

Una volta che la Russia vincerà sull’Ucraina, la NATO cosa farà? Manderà i suoi uomini e farà scoppiare la Terza Guerra Mondiale? 

Probabilmente avverrà la prima opzione visto l’umore dei soldati e la terribile consapevolezza di chi combatte di perdere la guerra. Quante persone dovranno ancora morire prima che Zelensky si arrenda alla Russia? Quanto ancora dureranno questi finanziamenti che servono solo a favorire le Lobby e le aziende belliche? Quando mai si è risolto un conflitto con le armi?

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