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INTERVISTA A CRISTINA CHIPERI

Matilde Manfredi

Care lettrici e cari lettori de Il Crepuscolo, stavolta sono uscita un

po’ dalla mia confort zone e vi ho portato una sorpresina:

un’intervista alla giovane scrittrice Cristina Chiperi.

Cristina è l’autrice della famosa saga “My dilemma is you”,

proveniente dalla piattaforma di Wattpad, e di molti altri libri che

hanno avuto un enorme successo in tutta Italia, come “Yellow

Hearts” e “Amiche, lacrime e pop-corn al caramello”.

In questa intervista Cristina ci racconta di sé, della sua passione per

la scrittura e di quanto sia importante credere in se stessi. Tutti

abbiamo dei sogni nel cassetto e spesso e volentieri pensiamo che

non siano realizzabili, ma il futuro è dietro l’angolo e noi non

sappiamo mai quello che potrebbe accadere...

Buona lettura!

M: Ciao Cristina! Grazie per aver accettato di fare quest’intervista.

Inizio subito a farti la prima domanda. Perchè hai iniziato a scrivere?

C: Ho la passione per la scrittura da sempre e ho cominciato, in

realtà, quando avevo circa nove anni. Il finale dei libri che leggevo

non mi bastava e per questo motivo, quando ne concludevo uno, mi

mettevo a scrivere il seguito per continuare a stare in compagnia dei

miei personaggi preferiti. Da lì in poi non ho mai mai smesso.

M: Scrivere è sempre stato il tuo sogno oppure avevi altri progetti e

idee?

C: Non è mai stato un vero e proprio sogno, ma semplicemente per

il fatto che non pensavo di riuscire a realizzarlo. È sempre stato un

mio hobby, il mio piccolo posto sicuro dal resto del mondo. Ha

cominciato a diventare un sogno quando, effettivamente, una volta

ottenuto un discreto successo sulla piattaforma Wattpad ho capito

che forse, qualche chances la potevo avere.

M: Per caso qualcuno e qualcosa ti ha spinta ad appassionarti alla

scrittura?

C: Perlopiù, i miei libri preferiti. Da piccola leggevo tanti fantasy,

ma anche storie d’amore. Tra i miei preferiti in assoluto sicuramente

ci sono “Fairy Oak” di Elisabetta Gnone e la serie di “V come

Valentina” di Angelo Petrosino.

M: Quanto ti piace il tuo lavoro da 1 a 10?

C: Vado oltre e dico MILLE. Ma per il semplice fatto che io stessa

non lo considero un vero e proprio lavoro, per me è ancora un

hobby che continua a rendermi felice e darmi tante soddisfazioni.

M: Quali sono i pro e i contro del tuo lavoro?

C: Tra i pro sicuramente c’è il fatto di avere al mio fianco dei lettori

meravigliosi, che ogni giorno, anche con un piccolo messaggio, mi

supportano e mi danno tanta tanta tanta forza. Tra gli aspetti

negativi, invece, c’è l’esposizione amplificata alla critica delle

persone, che non sempre è costruttiva e qualche volta, anche se

stupida, può far male

M: Qual’è il tuo personaggio femminile preferito dei tuoi libri e

perché?

C: Devo ammettere che tra tutte, quella a cui sono più legata è Liv

di “Yellow Hearts, anche l’amore ha un dolore”. Il motivo è legato

al fatto che per la prima volta, da quando ho cominciato a scrivere,

un personaggio ha dato voce ad alcune preoccupazioni che mi hanno

fatto compagnia in un momento un po’ complicato della mia vita. Di

solito, le mie storie non sono mai basate su fatti e persone reali,

soprattutto mai su di me. Ma in questo caso è stato inevitabile. Anche

se, lo specifico, io non sono Liv.

M: Cosa ne pensi del ruolo della donna nel mondo della scrittura?

C: Una cosa che amo tantissimo è il fatto che in questi ultimi anni

sono state tante le donne, anche giovanissime, che hanno trovato il

proprio posticino nel mondo della scrittura. E spero che si continui su

questa via. Abbiamo dentro un mondo che merita di essere condiviso

con tutti.

M: Credi che che una scrittrice possa avere più successo all’estero che

in Italia?

C: Certo, perché no? Capita abbastanza spesso che alcune storie

vengano amate di più all’estero rispetto che in Italia. Dipende molto

da come quel romanzo viene recepito dai lettori.

M: La donna che ti ispira di più e perchè?

C: Non ho un unico punto di riferimento, sicuramente dal punto di

vista della scrittura ce ne sono tantissime. Ogni autrice, ogni donna

che ho incontrato lungo il mio percorso mi ha insegnato qualcosa di

speciale. Anche se devo ammettere che la mamma è pur sempre la

mamma, ed è una delle persone più importanti della mia vita.

M: Che progetti hai per il futuro? Puoi dirci qualcosa?

C: Voglio continuare a scrivere, divertendomi e vivendo questa

avventura con leggerezza, come ho sempre fatto.

M: La tua frase preferita di uno dei tuoi libri?

C: «La vita è strana» continuò. « È strano come viviamo tutto nello

stesso momento. Un'unica linea retta. Ma c'è molto di più, credetemi.

Perché la vita è fatta non soltanto delle cose che facciamo, ma anche

di quelle che non facciamo. E ogni istante della nostra vita è come

una svolta» di Matt Heigh, nel romanzo “La biblioteca di

mezzanotte”.

M: Cosa consigli alle giovani ragazze e ai ragazzi di oggi?

C: Non avere paura di realizzare i propri sogni. So che, a volte, il

futuro può far paura, ed è normale che sia così, ma mettete sempre al

primo posto la vostra felicità e non spegnete per nessuna ragione al

mondo la lucina che si accende quando fate qualcosa che amate. Non

sbaglierete mai.

M: Bene, questa era l’ultima domanda Cristina. Ti ringrazio davvero

tanto per averci dedicato un po’ del tuo tempo. In bocca al lupo per

tutto!

C: Grazie a te, è stato un piacere!

L’intervista è giunta al termine e io spero davvero che vi sia piaciuta,

ci vediamo alla prossima edizione!

“Se mi addormento con la penna in mano, non levarmela. Forse scrivo nei

miei sogni” - Terri Guillemets

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