Le complicazioni a causa di Trenord
Jess Piedra Quintero 3L (@j.livesintheyooxverse)
Bentornati lettori! In questa terza edizione ho deciso di parlarvi di una
una questione che riguarda tutta la Lombardia. Come ben sapete, Milano è al centro della regione, molta gente lavora lì, ma non tutti ci vivono, quindi per arrivarci non si possono usare solo i tram, i pullman, ecc...
Esistono altri mezzi di trasporto che collegano tutta la
Lombardia: i treni.
Trenord è stata fondata il 3 maggio 2011 da due agenzie maggiori: FNM e Trenitalia. Questo non significa che prima di Trenord, non ci fossero treni nel territorio
lombardo, ma che è stata creata una sottodivisione che si occupa di un'area più piccola
(FNM si occupa del sistema ferroviario della parte settentrionale della nazione, mentre Trenitalia si occupa del sistema ferroviario di tutta Italia). Essa gestisce il servizio passeggeri, cioè i treni, la programmazione degli orari e la frequenza delle corse.
Ci sono 11 linee, che coprono tutti i comuni che fanno parte della Città metropolitana di Milano, della Provincia di Milano e di Monza e Brianza, nonché di alcuni comuni fuori provincia.
Bene. Ora che sapete di cosa stiamo parlando, posso iniziare a presentarvi i 3 punti per cui ho deciso di scrivere questo
articolo:
I ritardi allucinanti di Trenord
È difficile per tutti svegliarsi la mattina presto e prepararsi per andare a scuola/lavoro, è più difficile ancora per chi deve fare un'ora di viaggio per arrivarci.
Mia mamma dice sempre: "Il treno delle 7:08 è il treno dei pendolari”. È proprio così, su quel treno ci sono tutte le persone che iniziano a lavorare presto, infatti è sempre molto affollato, forse anche troppo! Molti ritardi sono a causa del numero elevato di gente, per esempio le porte che non si chiudono e alla fine si rompono, quindi tocca aspettare molto tempo in
una stazione a metà strada, fino all'arrivo dell'altro treno.
Altri ritardi avvengono per problemi tecnici, come guasti al motore, guasti alle porte, guasti alle luci, ecc... Altri ancora avvengono a causa di incidenti che capitano a bordo del treno come malori improvvisi e cadute dalle scale.
I ritardi a volte superano i 60 minuti oppure, se il ritardo aumenta, i treni vengono soppressi. È inaccettabile, perché molte persone devono andare a lavorare ed è ancora più allucinante il fatto che ci siano incidenti appena un treno con un gran ritardo arriva alla stazione di destinazione. Mi è capitato di vedere come le persone, al correre per non arrivare tardi, ne spingessero altre non preoccupandosi dei danni fatti a queste. Nei giorni di maltempo arrivare in orario è una gran sfida. Una giornata piovosa si trasforma in: guasti alla luce elettrica, guasti al motore, corse più lente e cadute a bordo del treno (poiché i pavimenti sono tutti bagnati). Ad esempio, l'8 ottobre è stata una vera e propria tragedia. I treni hanno subìto vari guasti a causa della pioggia e quindi
quindi hanno deciso di sospendere tutti i treni per due ore. Quel giorno la sottoscritta aveva la verifica di inglese in prima ora (spoiler: non ci sono mai arrivata a scuola) e sono sicura che molta altra gente rimasta ad aspettare in stazione avesse degli impegni importanti quel giorno.
Organizzazione e scioperi
La nostra prof madrelingua di inglese ci ha detto che la prima parola che ha imparato qui in Italia è stata sciopero, parola decisamente fantastica e amata da tutti!
Ormai tutti sappiamo che ci sono più scioperi che giorni nel mese e questo è un dilemma, non solo per chi arriva a casa col treno, ma anche per chi vive su ATM (Aziende Trasporti Milanesi).
Concentriamoci su Trenord.
Quando ci sono gli scioperi, che riguardano anche i treni, le opzioni sono tre:
1. Se avete la patente, buon per voi! Quello è sicuramente il modo migliore per arrivare a casa, anche se potrebbe esserci
un po' di traffico.
2. I bus sostitutivi sono una buona opzione, anche se non sempre ci sono per tutte le destinazioni compreso l'aeroporto di Milano Malpensa. Nel mio caso basta prendere il pullman da Comasina e poi farsi 25 minuti a piedi. Ci vogliono circa due orette.
3. Aspettare in stazione. Ci sono delle fasce orarie, nel quale per un certo periodo di tempo, partono treni per tutte le destinazioni. Per esempio la mattina, l'orario di uscita da scuola e poi dopo le 18. Non sempre è così però. A volte gli scioperi durano una giornata intera, quindi molte persone, per ciò che ho visto, decidono di prendersi il giorno libero. In realtà ci sarebbe anche una quarta opzione, una genialità.
Hanno introdotto una novità, il treno Milano Cadorna- Cormano Cusano (fermata della linea S4, ovvero il treno Milano Cadorna-Camnago Lentate, lo prendono la maggior parte degli alunni del Tenca che arrivano a scuola col treno), chi vive tra quelle fermate a casa ci arriva tranquillamente, mentre gli sventurati che vivono oltre Cormano?
Arriveranno a casa col monopattino elettrico.
Speriamo Trenord si accorga che non è una soluzione del tutto efficace.
Disavventure di ogni genere
Questo è un argomento pensato al momento, mentre riempio d'inchiostro questo foglio. Sui treni se ne vedono di tutti i colori. Si studia così tanto a scuola, per avere una cultura ed evitare che questa società sia un insieme di ignoranza, ma alcune persone non imparano.
Si manifestano numerosi episodi di razzismo, a volte collegati a pregiudizi e stereotipi, come per esempio il controllore che chiede il biglietto al ragazzo marocchino e non agli altri presenti sul treno con lineamenti che mostrano la nazionalità
italiana. Succede davvero spesso ed è vergognoso.
Un altro tema sono le molestie sessuali, ce ne sono numerose e sfortunatamente capitano tutti i giorni.
Dovrebbe esserci della sicurezza nei treni, poiché ci sono molte persone che lavorano fino a tardi o viceversa, iniziano a lavorare molto presto. Di solito a quell'ora i treni sono poco affollati e capitano cose del
genere.
Per non parlare di maleducazione, questo però non è (finalmente) un problema di Trenord, bensì delle persone che ci salgono e che non capisco che il treno è di tutti.
Cibo per terra, sigarette, sedili rotti, ragazzini con musica a tutto volume e gente che si cambia i vestiti davanti a mezzo vagone. Viaggiare in treno è un po' come una scatola a sorpresa, di quelle con la molla, non sai mai che pagliaccio salta fuori.
Spero non vi siate annoiati, alla prossima edizione!
Buon Natale, Buon Anno Nuovo e buone "vacanze".
Comments