Quando ci si trova davanti ad una scelta difficile, che cosa dovremmo fare per trovare la risposta?
Seguire il proprio cuore, o dare ascolto al cervello?
In questo romanzo, di Riccardo Bertoli, vengono raccontate due versioni della vita di Giulia.
Sono passati esattamente 164 giorni da quando Riccardo le ha confessato di non amarla più. 164 giorni in cui l’amore che prova Giulia si è celato dietro al ricordo e alle domande per capire come sono arrivati a questo punto.
“Giulia, non possiamo più andare avanti così, ci stiamo distruggendo.”
Ma quando ci si rende conto di non essere più se stessi, si può ancora rinascere?
Giulia ha passato gli anni a pensare solo alla sua relazione con Riccardo, dimenticando così cosa significasse essere felici solo grazie a se stessi.
E il suo primo passo verso una rinascita è rifiutare il suo invito a bere un caffè insieme.
“Mi manchi. Ti va un caffè?"
Giulia capisce che è arrivato il momento di pensare un po’ a se stessa per tornare ad essere felice come lo era una volta, e decide di partire per Bali come promesso a sua nonna anni prima.
“Giulia”
“Dimmi, nonna.”
“Promettimi che non prenderai la forma di un amore che non fa per te. E promettimi che non perderai tempo…”
E analizzando la sua vecchia relazione con Riccardo, rivive la loro storia d’amore a partire dal primo momento in cui si è sentita libera e leggera senza di lui, passando alle litigate e alla meraviglia degli incontri inaspettati, e rendendosi così conto di non avere paura di cancellare i sentimenti, ma di cominciare una nuova vita senza di lui.
“Perché fai così fatica a chiudere qualcosa?”
“Perché poi quando dico addio è per sempre.”
Tra lo yoga, il surf, le passeggiate in mezzo al verde e i giri in moto che fanno ormai parte della sua quotidianità, Giulia riuscirà a tornare ad essere una donna felice anche senza Riccardo? Nonostante si chieda come sarebbe stato accettare quell’invito a prendere un caffè, riuscirà a voltare finalmente pagina?
Ma soprattutto, riusciranno degli incontri sorprendenti a farle battere il cuore come una volta?
E se invece Giulia avesse scelto di seguire il suo cuore?
C’è solo una cosa che la frena dopo aver accettato l’invito di Riccardo a prendere un caffè: lui è l’unico che vuole nel suo futuro ma ha paura di non bastargli più.
Ma davanti a una paura del genere la risposta non può essere l’orgoglio.
Ma come si fa a far durare un amore per sempre?
Forse hanno sbagliato ad arrendersi rifugiandosi in bagno quando l’amore si affievoliva.
Forse hanno sbagliato a smettere di dimostrare il loro amore.
Forse hanno sbagliato ad ignorare ciò che stava accadendo.
Quando finalmente si incontrano sembra tutto surreale, e tra colpe ammesse e dichiarazioni d’amore, Giulia arriva alla conclusione che questa volta non basta l’amore. Serve altro, e a salvare la situazione c’è la proposta di Riccardo di giocare a carte scoperte, di non avere più segreti e di confessare quelli avuti in passato, come sentimenti svaniti, consapevolezze e scoperte sorprendenti.
“Non restare perché non sai dove andare […] Voglio essere amata. Non tollerata. Non restare. Resto io, con me.”
“No, resto io con te.”
Ma spesso le sorprese arrivano quando meno ce le si aspetta, ed è proprio questo quello che succede quando Giulia fa una scoperta che la porta a fare dei passi indietro.
Chiede a Riccardo di riflettere su quello che vuole davvero e si danno così appuntamento per due mesi dopo, e scegliere se venire o meno dipenderà dal frutto della loro riflessione.
Ti prego di esserci solo se ti senti davvero pronto per una nuova vita insieme.
Se non possiamo darcela, lasciamoci andare.
Cosa succederà, a questo punto?
La spiaggia in cui si sono dati appuntamento Giulia e Riccardo rimarrà vuota o colma di battiti di cuori?
Il libro permette di vedere entrambe le versioni della storia ed è per questo motivo che mi ha coinvolta particolarmente. Nella vita reale non abbiamo la possibilità di prevedere il futuro e quindi le scelte che prendiamo possono portarci alla felicità o, al contrario, alla delusione.
Personalmente, sono una di quelle persone che ragiona più di testa che di pancia, e spesso tendo a dare giustificazioni non richieste.
Ma non esistono scelte giuste o sbagliate. Esistono solo scelte, e a farmelo capire è stato proprio questo libro.
Entrambe le versioni della storia lasciano liberi di scegliere senza sentirsi giudicati.
Non serve giustificare la propria risposta, perché la ragione delle azioni di una persona le conosce soltanto lei.
Bisogna solo scegliere l’amore, che sia per noi stessi, per qualcun altro, o per entrambi.
Scegli sempre l’amore, perché in fin dei conti ti ritroverai a sorridere, felice della tua decisione.
Lascia perdere il punto e a capo e scegli sempre il punto e a cuore perché l’unico punto che dovresti mettere è quello che ti serve per seguire il cuore.
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