top of page

RESPONSABILITA' COLLETTIVA

Martina Brancaccio

Avevo sei anni quando la mia maestra, per consolarmi dopo che un mio compagno di classe mi aveva buttata per terra, tenuta ferma e sbavato addosso, mi disse: “Non te la prendere. Sai, fa così perché gli piaci”.

Ricordo distintamente che non fu l’unica a dirmelo, ed è questo il problema. Non tanto gli atteggiamenti di quel bambino che non erano certo segni precoci di sessismo, dato che si comportava in modo altrettanto manesco con coetanei maschi, ma la giustificazione dei suoi gesti nei miei confronti da parte di persone adulte e, per la maggior parte, di sesso femminile.

Di certo quella bambina di sei anni non ha potuto comprendere la gravità delle parole di conforto che le sono state rivolte, ma la stessa persona, che ora è una donna e sta scrivendo questo articolo, coglie chiaramente il problema.

Come si può pretendere di sentirsi al sicuro in una società che insegna alle donne, fin da bambine, a sentirsi la causa scatenante delle violenze contro di loro? A sentirsi responsabili del loro stesso stupro a causa della lunghezza della gonna che portavano? Una società che insegna a portarci i fiori, ma non il rispetto? Mentre molti si nascondono dietro ad un semplice “non tutti gli uomini sono così”, centinaia di donne continuano ad essere costantemente esposte non solo ad abusi fisici e aggressioni sessuali, ma anche a violenza psicologica e oppressione economica.

La questione del femminicidio è ancora trattata come un problema individuale, considerata una tragedia della singola famiglia che subisce il lutto. Va affrontata invece in modo completo, coinvolgendo le istituzioni e la società nel suo insieme. È necessario garantire maggiori risorse ai centri antiviolenza, intensificare le pene per gli aggressori e le misure di protezione per le vittime e promuovere una maggiore consapevolezza e educazione sulle tematiche di genere, nelle scuole e nelle famiglie. Le violenze di genere non solo lasciano un vuoto nella vita delle singole donne che le subiscono o della loro famiglia, ma rappresentano il fallimento di un’intera società.

0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

COMUNISMO E CEO

Due sono gli spettri che si aggirano per il mondo ora: quello del comunismo e quello di Brian Thompson, ex CEO del gruppo di...

コメント

5つ星のうち0と評価されています。
まだ評価がありません

評価を追加
bottom of page